FlixBus: pronti alla rivoluzione sostenibile della mobilità

FlixBus è stato il primo operatore a testare sul lungo raggio autobus interamente elettrici e autobus con pannelli solari, lanciando i suoi primi mezzi alimentati a biogas (sia CNG sia LNG) nell’estate del 2021. L’ultima novità in questo senso è rappresentata dal progetto HyFleet, siglato con Freudenberg Fuel Cell e-Power Systems e ZF Friedrichshafen AG per lanciare, entro il 2024, il primo autobus a lunga percorrenza alimentato a idrogeno verde.

La rivoluzione sostenibile della mobilità è in atto e l’azienda lo ribadisce in occasione della Giornata Mondiale della Terra 2022 di venerdì 22 aprile, richiamando l’attenzione delle istituzioni sull’urgenza di mettere in atto misure efficaci per supportare la transizione ecologica nella mobilità, premiando il contributo delle imprese che si sono messe in gioco per limitare il proprio impatto sull’ambiente.

“Per supportare la rivoluzione in atto nel mondo della mobilità, è fondamentale che si valorizzi il contributo di quegli operatori che, come noi, hanno messo in atto iniziative concrete per limitare il proprio impatto ambientale, fra le altre cose investendo in mezzi di ultima generazione caratterizzati dai più alti standard ecologici – ha detto Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia -. Tale esigenza non trova riscontro negli ultimi provvedimenti del Governo, che, con il Decreto Tagliaprezzi, sta paradossalmente andando a penalizzare proprio le imprese più virtuose del settore”.
Applicando una riduzione dell’aliquota di accisa sul gasolio uguale per tutti gli operatori, spiegano da FllixBus, il Decreto Tagliaprezzi del 6 aprile 2022 “ha azzerato il meccanismo di premialità prima riconosciuto a chi, come FlixBus, opera con mezzi di classe ambientale Euro V ed Euro VI, con l’effetto di premiare, al contrario, chi continua a utilizzare mezzi di categoria Euro III ed Euro IV”.

Un altro tema cruciale per FlixBus è quello della valorizzazione dell’infrastruttura: “Continueremo a evidenziare in ogni sede le carenze infrastrutturali: si pensi alle autostazioni cittadine, troppo spesso inadeguate ad accogliere le persone in arrivo sul territorio, nonostante in molti casi rappresentino la vera e propria porta d’accesso alle nostre città – ha affermato Andrea Incondi -. La situazione ambientale attuale ci impone di ripensare drasticamente la nostra idea di viaggio, ma perché ciò possa accadere è necessario che sussistano le condizioni di base: le istituzioni ne tengano conto”.

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