Roma Tiburtina: le proposte per riqualificare il territorio dopo l’abbattimento della Tangenziale Est

Visto il degrado della zona e considerati i progetti del Municipio che sembrano trascurare completamente gli interessi dei residenti, la proposta Tibus ci sembra il miglior compromesso”. Lo ha detto ieri a Trasporti-Italia Nella Vecchia, presidente dell’ “Associazione Rinascita Tiburtina” nel corso di una riunione che ha avuto come oggetto il futuro del quartiere dopo l’abbattimento della Tangenziale est previsto per il 2019.
L’incontro che si è svolto ieri, ha visto la partecipazione di altre associazioni di quartiere, di numerosi cittadini e del consigliere del II Minicipio di Roma, Paolo Holljwer.

Il territorio gravita intorno a due importanti stazioni: la stazione ferroviaria Fs e quella dei pullman gestita dalla società Tibus, che ora opera però con la concessione scaduta, “costretta” dal fatto che deve garantire il pubblico servizio. “Nel Piano del Comune è prevista la chiusura dell’autostazione dei bus e il trasferimento del servizio in zona Anagnina, l’apertura di uno sportello per i migranti e la creazione di un grande parcheggio; la proposta di Ferrovie dello Stato è interessante ma riqualifica solo lo spazio antistante la stazione. Inoltre ci preoccupa la totale assenza di dialogo con i cittadini degli altri interlocutori, dialogo che invece Tibus sta tenendo vivo da anni”, hanno spiegato nel corso della riunione i rappresentanti dell’associazione.

Il futuro abbattimento della Tangenziale est, apre nuovi scenari legati alla possibile riqualificazione della zona, considerato il grande degrado che la struttura sopraelevata ha contribuito a creare nel tempo diventando la sede di numerosi insediamenti abusivi. Ridisegnare quindi viabilità e spazi comuni potrebbe riportare ai cittadini servizi e decoro urbano, ma il futuro è particolarmente incerto.

“Abbiamo studiato le varie proposte anche con il supporto di alcuni architetti: il progetto Tibus è migliore del piano d’assetto del Comune. Per ora ci sembra la proposta più interessante: nel Piano comunale, infatti, il piazzale diventerebbe un parcheggio ‘terra di nessuno’ e il degrado raddoppierebbe”, ha aggiunto la presidente dell’Associazione Rinascita Tiburtina.

“Nelle proposte alternative a Tibus abbiamo riscontrato che la tangenziale finirebbe per avere lo stesso peso di prima anche se non più sopraelevata e gli spazi comuni si ridurrebbero a poche aiuole – ha detto all’assemblea l’architetto Ettore Pellegrini – Tibus ha fatto delle proposte attraverso un progetto di finanza nel quale, in cambio del rinnovo della concessione, si impegnerebbe a riqualificare tutta l’area circostante con un grande piazzale pedonale, strade, marciapiedi, aree verdi e sicurezza. E – cosa più importante – prevedendo anche la copertura della stazione con cupole per controllare l’inquinamento e predisponendo apparecchiature per il filtraggio dell’aria. Niente di tutto questo è invece previsto nei progetti alternativi del Comune che invece potrebbero portare a un maggiore degrado tra possibili nuovi capolinea di bus pubblici, parcheggi o palazzine”.

“Qual è il reale interesse dietro la chiusura prevista per l’attività della Tibus?”, ha chiesto poi il consigliere Holljwer. “Questo luogo diventerebbe terra di nessuno ancora peggio di com’è ora, con il rischio di vedere moltiplicare gli insediamenti abusivi grazie al nuovo info-point per i migranti. Tibus è un interlocutore con cui possiamo parlare e risolvere il problema delle emissioni inquinanti, gli altri si mostrano totalmente inaccessibili per un dialogo costruttivo”.

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